COMMISSIONE INDIPENDENTE D'ESPERTI:
SVIZZERA - SECONDA GUERRA MONDIALE
Berna, 29 gennaio 1997
Comunicato
stampa
Divieto
di distruggere gli atti
Il 13 dicembre 1996 l'Assemblea federale
ha emanato un decreto concernente le ricerche storiche e giuridiche sulla
sorte degli averi giunti in Svizzera a causa del regime nazionalsocialista.
Tale decreto, in vigore dal 14 dicembre 1996, fissa l'obbligo di conservare
tutti gli atti che potrebbero servire alla ricerca. La distruzione di
tali atti costituisce dunque una violazione di questo obbligo e come tale
è punibile.
Il 19 dicembre 1996, il Consiglio federale
ha istituito una Commissione indipendente d'esperti: Svizzera - Seconda
Guerra mondiale, presieduta dal prof. JeanFrançois Bergier. La
commissione rammenta l'obbligo di conservare gli atti ai fini della ricerca.
Essa si aspetta che le banche, le assicurazioni, i fiduciari, gli studi
legali e notarili, le imprese commerciali e industriali e tutte le altre
società e persone che prima, durante e immediatamente dopo la Seconda
Guerra mondiale eseguirono operazioni con l'estero, così come gli
enti pubblici, osservino rigorosamente il divieto di distruggere gli atti.
Tutti i documenti relativi alle transazioni
patrimoniali, nonché alle operazioni finanziarie e commerciali
con l'estero avvenute nel periodo compreso fra il 1920 e il 1950, come
pure tutti i documenti successivi inerenti a tali operazioni sottostanno
al divieto di distruzione. È inoltre opportuno dare un'interpretazione
ampia all'obbligo di conservare gli atti, serbando con cura anche i documenti
che sono in relazione solo indiretta con questa problematica.
Il divieto di distruggere gli atti vige
finché la Commissione di esperti non avrà terminato i lavori
o registrato in un inventario i relativi atti, approvandone per scritto
la distruzione. In caso di dubbio le imprese, i privati e gli enti pubblici
devono rivolgersi al Segretariato della Commissione di esperti.
Prof. Jean-François Bergier
Presidente
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